ITALIENISCHER FUTURISMUS 1909-1918

der larm der strasse


Sprengel Museum Hannover

11 marzo – 24 giugno 2001







   Lo Sprengel Museum Hannover sta allestendo una mostra che avrà luogo dall’11 marzo al 23 giugno 2001 e nella quale verrà esposto un grande numero di importanti opere relative al primo decennio del Futurismo in Italia (1909 – 1918). E’ questo il periodo compreso tra il Primo Manifesto Futurista e la fine della prima guerra mondiale in Italia, un periodo cioè in cui il Futurismo ha trovato le sue basi teoriche e la sua tipica espressione artistica.

   Finora nel nostro paese non è stata ancora presentata una retrospettiva completa delle opere di questo movimento, che è il più importante per l’arte italiana del ventesimo secolo.

   A parte infatti la prima piccola esposizione di opere alla Galleria „Sturm“ di Berlino nel 1912, la mostra alla Kunsthalle di Düsseldorf del 1974 e quella presso il Museum Fridericianum di Kassel risalente a una decina di anni fa, non sono molte le mostre sugli artisti futuristi organizzate qui in Germania. Eppure nei musei e presso diversi collezionisti privati tedeschi si trovano numerose opere d’arte futuriste.

   La carenza di mostre su questa importante avanguardia è in Germania certamente dovuta a svariati motivi, ed un ruolo non secondario l’hanno probabilmente avuto sia l’energica battaglia sostenuta dai futuristi contro l’arte e la cultura tedesca (basti pensare alle esternazioni piuttosto denigranti nei confronti del cubismo francese - ed in particolare di Picasso -, e verso l’avanguardia espressionista tedesca, di Umberto Boccioni nel suo scritto sulla “Pittura e scultra futurista“, del 1912), sia l’attegiamento marcatamente nazionalista tenuto da questi artisti, il quale non ha sicuramente aiutato la diffusione di tale indirizzo stilistico in Germania. Eppure il Futurismo ha molte affinità sia con il Cubismo francese che con l’Espressionismo tedesco.


   I futuristi hanno accolto con favore ed esaltato le conquiste dello sviluppo della tecnica all’inizio di questo secolo molto più di quanto abbia fatto la maggior parte degli artisti contemporanei in Europa. Proprio in questo nostro tempo, in cui l’era della tecnica sta per aver fine e sta subentrando l’era della comunicazione, si ritiene opportuno analizzare l’arte di quell’epoca sotto questo aspetto, ponendo nuovi interrogativi. A ciò vuol dare il proprio contributo la mostra allo Sprengel Museum Hannover.

   Il movimento futurista non si è però limitato solo alla pittura e alla scultura. In detta retrospettiva si prevede pertanto di tener conto non soltanto dell’arte figurativa ma di presentare altresì, con una scelta esemplare, anche l’architettura, la fotografia il cinema, la moda, e la scenografia futuriste. Sarà quindi previsto un esteso programma di contorno con letture di testi letterari, proiezioni di film, esecuzioni musicali e rappresentazioni teatrali che documenteranno tutti i campi d’attività dei futuristi e la versalità di questi artisti.
 

   Verrà altresì pubblicato un catalogo della mostra con numerose illustrazioni e testi di autori di fama internazionale sui diversi aspetti del Futurismo. Tale catalogo constituirà il primo compendio in lingua tedesca del Futurismo italiano. È stato constituito anche un comitato di esperti e studiosi, del quale fanno parte, tra gli altri, il prof. dott. Enrico Crispolti di Roma, il dott. Massimo Carrà di Milano e il prof. dott. Ulrich Krempel di Hannover e che ha il compito di allestire la mostra. Ad Hannover la mostra viene curata dal dott. Norbert Nobis.

   Tra le gallerie d’arte ed i musei interpellati, ci hanno finora dimostrato la propria disponibilità il Museo d’Arte Contemporanea di Milano, al cui interno si trova una delle maggiori raccolte di opere futuriste italiane, la Pinacoteca di Brera, il Museum Ludwig di Colonia, il Dipartimento di Storia delle Arti di Pisa, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, i Musei Civici di Como, il Musée de Grenoble, la Hamburger Kunsthalle, il Museum of Modern Art ed il Metropolitan Museum of Art di New York, la Staatsgalerie di Stoccarda, il Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, ecc., senza contare i numerosi collezionisti privati italiani, europei e americani, che metteranno gentilmente a disposizione della mostra le opere futuriste in loro possesso.

   Il Prof. Renato Nicolini, Presidente del Palazzo delle Esposizioni di Roma, ha manifestato inoltre grande interesse per l’iniziativa e si è offerto di ospitare l‘esposizione nella sede del Palazzo delle Esposizioni, nell’autunno del 2001.

   La mostra „Il rumore della strada. Futurismo italiano 1909-1918“ è supportata dall’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi e del Presidente della Repubblica Federale Tedesca Johannes Rau. L’esposizione è infine sostenuta dal punto di vista organizzativo e finanziario dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali italiani.








LUIGI RUSSOLO
Studio per Autoritratto (1910)







GERARDO DOTTORI
Motociclista (1914)







MARIO SIRONI
Ritratto (1913)







GIACOMO BALLA
Linea di velocità + cielo + Rumore (1913 CA.)







FORTUNATO DEPERO
Ballerina (1917)







UMBERTO BOCCIONI
La Madre (1911 CA.)







GINO SEVERINI
Le Restaurant a' Montmartre (1913 CA.)






Info Mostra
ITALIENISCHER FUTURISMUS 1909-1918


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