IL DECO' IN ITALIA


Chiostro del Bramante, Roma

20 marzo - 13 giugno 2004








GIACOMO BALLA
Pappagalli e scimmie, 1928





In mostra sono presentati dipinti, sculture, progetti architettonici, arti applicate (mobili, ceramiche, vetri, illustrazioni, manifesti, decorazioni, argenti, gioielli ecc.) che fanno il punto su questo stile internazionale che, dopo il grande aggiornamento avvenuto con il Liberty, proiettò l'Italia nel cuore del dibattito estetico europeo e modernista.

La mostra si propone di creare un percorso esclusivamente di capolavori, presentando circa 400 opere tra le più significative di artisti quali Sironi, Giò Ponti, Balla, Oppi, Casorati, Ferrazzi, Severini, Depero, Libero Andreotti, Martini, Zecchin, Martinuzzi, Cagli, Melandri, Piacentini, Terragni, Andlovitz, Ravasco, ecc.

Iniziando con l'esaminare gli antecedenti italiani che contribuirono alla formazione di questo stile negli anni Dieci del Novecento, la mostra esplorerà attraverso i capolavori di quel gusto la profonda e originalissima partecipazione dell'Italia alla formazione ed espressione di un dibattito internazionale che assunse negli anni Sessanta, dalla contrazione del titolo della grande mostra di Arti Decorative di Parigi del 1925, il nome di Art Déco.

La mostra segue un percorso sia cronologico che tematico, partendo dagli esordi della sensibilità Déco in Italia (nei primi anni del '900), fino ai maturi, originalissimi episodi degli anni Venti, dove prevalgono tre tendenze: il neoclassicismo di Ponti, Piacentini, Sironi, Casorati, Buzzi, Andlovitz, i ritmi Futuristi di Balla, Depero, Prampolini, Diulgheroff, Tullio D'Albisola, che incisero profondamente sul gusto Déco europeo, divenendone una delle fonti principali, e un gusto più ricco e decorativo, di cui sono interpreti Chini, Cambellotti e in genere gli artisti più anziani, che esordirono verso l'inizio del secolo in clima Liberty. Gli anni Trenta sono scanditi da una maggior linearità e monumentalità, da un gusto in cui prevale la geometria meccanica d'origine futurista. L'identificazione del Déco con lo stile ufficiale convive con il razionalismo e l'astrattismo. Nuovi materiali divengono parte di una ricerca di forme che nella sua straordinaria varietà porrà le basi per il "design made in Italy" dei decenni successivi.








FRANCESCO DEPERO
Corteo della gran bambola, 1920







ENRICO PRAMPOLINI
La geometria delle voluttà, 1923 ca.







NICOLAJ DIULGHEROFF
L'uomo razionale, 1923-1924







BENEDETTA
Velocità di motoscafo, 1928







NICOLAJ DIULGHEROFF
La Parigina, 1930 circa







VEROSSI'
Balilla, 1937






Info Mostra
Il Decò in Italia

Chiostro del Bramante
Roma

Info
0668809098 - 0668809035
www.chiostrodelbramante.it
Servizio audioguide

Orario
tutti i giorni h. 10-19 Sabato h. 10-23
Lunedì chiuso
Bookshop - Caffetteria

Catalogo dart Chiostro del Bramante - Electa