Luigi Russolo

vita e opere di un futurista


MART, Rovereto

27 maggio - 17 settembre 2006








Con la mostra "Luigi Russolo. Vita e opere di un futurista" il Mart offre per la prima volta, la possibilità di una riflessione critica su uno dei protagonisti del futurismo italiano.

Nessun museo infatti aveva mai dedicato un'antologia tanto esaustiva a questo versatile artista, che è stato tra i padri del movimento d'anvaguardia e tra i firmatari del "Manifesto dei pittori futuristi" del 1910.

La meticolosa ricerca dei curatori, la collaborazione di collezionisti privati e pubblici - come la Estorick Collection di Londra, partner ufficiale del Mart in questa impresa, istituzione che conserva fra i suoi capolavori il dipinto La Musica - hanno permesso di riunire opere relative all'intero arco della sua attività, opere note accanto ad altre meno famose e ritenute in alcuni casi addirittura disperse; si è così guardato anche alla seconda stagione pittorica di Russolo, quella postfuturista, poco indagata in anni recenti. Ai dipinti si è voluto affiancare il corpus completo dalle sue incisioni, risalenti all'ultima tiratura effettuata dall'artista.

Breve ma efficace è anche la testimonianza della collaborazione di Russolo con l'avanguardia, cinematografica parigina della fine dagli anni venti.

Infine, un'intera sezione della mostra è dedicata alla sperimentazione musicale: Russolo, che stese la lettera-manifesto L'Arte dei rumori, brevettò anche gli intonarumori, con cui si esibì in celebri concerti. In occasione della mostra il Mart può presentare sette intonarumori, alcuni dei quali filologicamente ricostruiti per l'occasione, che offrono al pubblico l'opportunità di conoscere dal vivo la sperimentazione futurista sul suono.

Dalla rassegna emerge dunque un artista a tutto tondo, che nella sua carriera interagì anche con l'avanguardia internazionale, incontrando pure l'interesse di collezionisti stranieri, come mostrano alcuni capolavori provenienti oggi dai musei dell'Aia, di Parigi, di Basilea.

Franco Bernabè
Presidente dei Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto








Rumore e quiete sono i due termini che in un certo senso aprono e chiudono la carriera artistica di Luigi Russolo, e che sembrerebbero antitetici. "Oggi, il Rumore trionfa e domina sovrano sulla sensibilità degli uomini", scrive l'artista nel manifesto futurista L'Arte dei rumori (11 marzo 1913); tuttavia, lo scopo dello stesso manifesto è quello di "intonare e regolare armonicamente e ritmicamente questi svariatissimi rumori". Così, la quiete perseguita in età matura è frutto della stessa ricerca: in ogni momento della vita l'ideale di un'armonia compositiva accompagna l'artista, dagli esordi simbolisti fino a quella "maniera classico-moderna", con cui Russolo definisce lo stile che contraddistingue il suo ultimo periodo pittorico.

La vicenda umana e la carriera artistica di Luigi Russolo si evolvono all'insegna di una lunga elaborazione e ricapitolazione del pensiero, che i curatori hanno ben colto, sottolineandone la continuità piuttosto che le fratture. Il catalogo Luigi Russolo. Vita e opere di un futurista non si concentra solo sulla lettura delle opere, ma segue l'autore anche dove la pittura è assente, nei territori delle sperimentazioni musicali, delle peregrinazioni fisiche (dall'Italia alla Francia alla Spagna), degli studi filosofici e delle ricerche spiritualistiche.

L'artista ci appare come figura di livello europeo: nel volume si citano maestri e compagni simbolisti e futuristi, ma si parla anche di Mondrian; di Seuphor, di Vantongerloo; al tempo stesso, secondo un sentire affettuoso, vicino, quasi consanguineo, si raggiungono le pieghe dei rapporti quotidiani, più raccolti, di Cerro dì Laveno, dove un piccolo gruppo di artisti - Mario Aubel, Boris Georgiev, Innocente Salvini - si lega profondamente a Luigi Russolo e lo spinge a riprendere in mano i pennelli.

Il catalogo insomma rende giustizia alla complessità dell'artista, indagato sotto svariati profili. Non c'è dubbio, tuttavia, che il Mart intenda prima di tutto sottolineare la viva partecipazione di Russolo al futurismo. A un anno di distanza dalla mostra su Thayaht, il museo incentra nuovamente l'attenzione su uno dei protagonisti del movimento, anzi, su uno dei suoi fondatori. Proprio per questo, particolare cura è posta nel seguire la prima parte della sua attività, dalla fase tardosimbolista fino ai dipinti rivoluzionari dei primi anni dieci, accompagnati da opere dei grandi artisti di quella stagione, da Gaetano Previsti a Remolo Romani, da Umberto Boccioni a Carlo Carrà a Gino Severini.

Senz'altro il Mart non poteva trovare una collaborazione migliore di quella della Estorick Collection di Londra, che ospiterà l'esposizione dal prossimo 4 ottobre, dalla quale provengono alcuni straordinari capolavori del Grand Tour futurista europeo, come Le boulevard di Severini e Idolo moderno di Boccioni.

Accanto a questo preziosa collaborazione esterna, ne va ricordata un'altra, interna al museo, che nel 2004 ha acquisito il fondo di Luigi Russolo, lo custodisce presso l'Archivio del '900 e lo espone parzialmente in questa occasione. La mostra stessa e il catalogo non sarebbero nati senza un preliminare studio di carte e documenti, che hanno permesso l'analisi e la ricostruzione critica della produzione incisoria, pittorica, letteraria di Russolo. Così, ancora una volta, ci auguriamo emerga - per il lettore e per il pubblico - il ricco e fruttuoso intreccio fra i settori del patrimonio artistico e culturale, che sta al cuore della mission di questo museo.








Solidità nella nebbia, 1912-1913







Profumo, 1910







Compenetrazione di case + luce + cielo, 1912







Autoritratto con teschi, 1908






Info Mostra
Luigi Russolo

MART
Corso Bettini, 43
38068 Rovereto

Informazioni e prenotazioni
numero verde 800397760
tel. Museo 0464438887
info@mart.trento.it
www.mart.trento.it

Orario della Galleria
mar. - dom. 10.00 - 18.00
ven. 10.00 - 21.00
lunedì chiuso

Catalogo edito da SKIRA EDITORE, MILANO
www.skira.net.>