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Esposizioni
IERI
Avvenimenti nazionali ed internazionali sul Futurismo e su altri temi correlati ampiamente documentati da comunicati stampa, testi critici ed immagini fotografiche.


dalla scapigliatura 1:
LUIGI RUSSOLO
Autoritratto (1909)











dalla scapigliatura 2:
LUIGI RUSSOLO
I lampi (prima versione)
(1909-10 ca.)











dalla scapigliatura 3:
UMBERTO BOCCIONI
Elasticità (1912)











dalla scapigliatura 4:
CARLO CARRA'
La donna e l'assenzio (1911)

 

 

Dalla scapigliatura al Futurismo

 

 Palazzo Reale, Milano

  17 Ottobre – 17 febbraio 2002









Palazzo Reale





La Mostra
L’esposizione ripercorre tutta la stagione di intense e profonde trasformazioni vissute da Milano tra la seconda metà dell’Ottocento e la fine della prima guerra mondiale, quando, perso il suo status di capitale politica, acquisisce il nuovo ruolo di capitale economica e morale. Vengono quindi riletti i decenni tra gli anni Sessanta dell’Ottocento e il 1918 attraverso circa un centinaio di opere degli artisti che, operando proprio a Milano o nelle sue vicinanze, seppero cogliere per primi i grandi cambiamenti che investirono la città sotto il profilo sociale, economico, urbanistico e culturale e li espressero in una nuova arte, svincolata dal rigido dettato delle Accademie e capace di illustrare la nuova realtà.

La città di Milano e le profonde trasformazioni della metropoli industriale, la celebrazione sfrenata ed entusiasta della modernità nascente saranno proprio al centro dei lavori dei padri fondatori del Futurismo: Umberto Boccioni, Luigi Russolo e Carlo Carrà. In mostra sono presenti le loro opere appartenenti alla cifra stilistica divisionista insieme ai capolavori eseguiti in piena stagione futurista, unite a quelle di Giacomo Balla e Gino Severini. Ben documentata è anche l’attività di Romolo Romani e Aroldo Bonzagni, che si accostarono al Futurismo in tempi precocissimi per poi staccarsene subito, e quella di chi, come Mario Sironi e il gruppo Nuove Tendenze (Leonardo Dudreville, Achille Funi, Carlo Erba e altri) vi aderirono immediatamente dopo.

Dalla Madre con l’uncinetto al superbo ritratto della Signora Massimino (qui accostato per la prima volta al ritratto del marito, anch’esso opera di Boccioni), da Officine a Porta Romana all’enigmatico Il Sogno, posto a paragone per la prima volta con tutti i suoi disegni preparatori e con il Paolo e Francesca di Previati, dal bozzetto della Pinacotaca di Brera della Città che sale a Elasticità di Boccioni, si passa attraverso altri capolavori, come La famiglia Carelli-Effetto sera e La madre di Giacomo Balla; Piazza del Duomo a Milano e La donna e l’assenzio di Carrà, per giungere ai preziosi ritratti femminili, divisionisti e futuristi, di Severini e ai superbi e affascinanti quanto enigmatici dipinti di Luigi Russolo, come l’Autoritratto con teschi e la prima versione di Lampi.

 

Il Catalogo
Edito da Skira (24x28cm, 288 pp., 90 colori e 20b/n, brossura, ISBN 88-8491-126-5, Lit. 90.000), è preziosissimo testo per studiosi e collezionisti. Comprende un saggio di inquadramento artistico di Ada Masoero e un saggio storico di Giorgio Rumi sulla Milano dell’epoca; seguono il catalogo delle opere, gli apparati, le biografie degli artisti e la bibliografia generale. Ada Masoero nel suo saggio propone una rilettura dei decenni che a partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento giungono fino al primo manifestarsi del Futurismo attraverso una selezione di circa cento opere di artisti che, operando a Milano o nelle vicinanze, per primi seppero dare vita ad espressioni e linguaggi innovativi, svincolati dai rigidi modelli accademici e capaci di esprimere la nuova realtà. Questo percorso nella pittura lombarda dalla Scapigliatura al Futurismo si apre con il Piccio e con Federico Faruffini e prosegue con capolavori di Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Grandi, Filippo Carcano, Luigi Conconi fino alla figura fondamentale di Medardo Rosso. Dalle ricerche degli Scapigliati intorno alla luce prendono avvio i Divisionisti (Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Carlo Fornara, Vittore Grubicy), nelle cui opere lo studio della resa della luce si combina ad un evidente simbolismo, in sintonia con le correnti europee più innovative. Dal Divisionismo prende le mosse il Futurismo, il movimento d’avanguardia che trova a Milano la sua “incubatrice” e i suoi padri fondatori, da Umberto Boccioni a Luigi Russolo, da Carlo Carrà a Giacomo Balla e Gino Severini, ad altri artisti attivi a Milano in quegli anni in cui la città lombarda viveva una delle sue stagioni artistiche più felici.



 

Cesare Biasini Selvaggi           




PALAZZO REALE

Piazza Duomo, 12
Milano

Orario: tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.00
           giovedì 9.30 - 23.00
           lunedì chiuso

Biglietto: L. 15.000 INTERO
              L. 10.000 RIDOTTO - L. 6.000 SCOLARESCHE

Informazioni al pubblico:
Tel.: 02392261
www.comune.milano.it

Ufficio Stampa:
Maria Grazia Vernuccio
Tel.: 0288450293 - 0288450100
Fax: 0288450104
e-mail: MariaGrazia.Vernuccio@comune.milano.it




 

Catalogo edito da Skira, via Torino, 61 - 20123 Milano
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ufficio stampa: Mara Vitali Comunicazioni
                      Lucia Crespi, tel.: 02781221 fax: 0276022576
                      e-mail: arte@mavico.it

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