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Esposizioni
IERI
Avvenimenti nazionali ed internazionali sul Futurismo e su altri temi correlati ampiamente documentati da comunicati stampa, testi critici ed immagini fotografiche.


Antonio Marasco, Pescatore Paesaggio visionario (1917)







Antonio Marasco, Dinamismo di un ciclista







Antonio Marasco, Metamorfosi spaziale - Torri (1942-45)







Alberto Bragaglia, Ritmi ascendenti R Simultaneità di forme - Plasticità Orchesografica Ristrutturata (1913-19)







Alberto Bragaglia, Balletto astrale - Creazione del tempo (1920)
 

 

Antonio Marasco Alberto Bragaglia

Avanguardia e/o Futurismo 1914-1945

 

Galleria Chimera, Roma
3 Ottobre - 23 Novembre 2002

 

 


 

Tutte le avanguardie della prima metà del novecento si valsero di poetiche ben definite, c’era comunque un testo base, o una strada guida alla quale diversi artisti guardavano, ognuno con i suoi occhi, questo valse a caratterizzarli come movimenti.

Nonostante ciò è difficile trovare degli autori che rimasero legati ad una unica idea base, anche quei caposcuola come Picasso, Boccioni, Max Ernst, Kandinskj; le ricerche furono varie e attivissime, sia a seguito di un naturale evolversi del loro personale pensiero, sia per contaminazione reciproca fra le diverse avanguardie.

Il clima europeo, stretto fra la nascita della prima avanguardia (Espressionismo) e l’ultima (Surrealismo), fu talmente ricco di ricerche, contatti e scambi che sarebbe riduttivo legare gli artisti di quel tempo in maniera assoluta ad un'unica linea poetica.

Questo è il caso di due autori Antonio Marasco e Alberto Bragaglia che troppo spesso furono indagati solo all’interno del movimento futurista.

La mostra “Antonio Marasco Alberto Bragaglia Avanguardia e/o Futurismo 1914-45” ospitata in Via del Seminario, Roma, dal 3 ottobre al 23 novembre 2003, ci offre la possibilità di conoscere gli autori oltre che come futuristi, più concretamente come multiformi artisti d’Avanguardia.

Si parte dai paesaggi visionari di Marasco del ‘13-‘17, che sia anticiparono le future ricerche aeropittoriche sia accompagnarono le contemporanee ricerche plastiche di Boccioni per arrivare alle “compenetrazioni simultanee” degli anni ‘30 e ad un’evoluzione in senso astratto-spaziale fino alle “metamorfosi astratte” degli anni ’40.

Anche Bragaglia già nel ’20 si staccava da forme puramente futuriste andando alla ricerca di nuove suggestioni, sulla via dell’occulto e della ritmicità di Russolo e di Robert Delaunay e delle intuizioni “Dada” di Evola. Raggiunse una sensibilita’ astratta, plastica e altamente originale.

 

 

 

 





 

Galleria CHIMERA
Via del seminario, 121
Roma
Tel. 066792126

ORARIO MOSTRA :  18.00 -  20 .00




 

Catalogo a cura di Roberto Gnisci disponibile in galleria

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