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Avvenimenti nazionali ed internazionali sul Futurismo e su altri temi correlati ampiamente documentati da comunicati stampa, testi critici ed immagini fotografiche.
 
 

 

 

Estorick Collection of Modern Italian Art

Da Boccioni a Morandi



Palazzo Ducale, Genova

12 ottobre 2002 - 12 gennaio 2003









Palazzo Ducale








 

Il collezionista d'arte è una figura che somiglia a quella dell'editore: può essere decisivo quando incoraggia uno scrittore sconosciuto dotato di talento o incidere pochissimo nella storia della letteratura riuscendo a speculare sulla mediocrità.

Sono sicuro che esistano moltitudini di collezionisti che non hanno lasciato il segno ma stimola in me interesse, curiosità e non di rado ammirazione che è riuscito a dare un'impronta nelle storie dell'arte, cioè intervenire con la sua passione e con le sue intuizioni nelle vite degli artisti incoraggiando il loro successo.

Eric e Salome Estorick appartengono alla nobile categoria di chi ha fatto del collezionismo un'arte. Si sono incontrati su una nave quando lui era già da tempo nata la passione per l'arte figurativa e quando lei aveva già elaborato un suo gusto personale dell'arte e aveva studiato a Londra.

Fu l'incontro ideale fra due persone molto sensibili al richiamo dell'estetica. E la loro avventura umana, in cui decisivo diventò il rapporto con Arthur Bryks, raffinato insegnante e professore conoscitore dei movimenti artistici italiani, li condusse a un particolare legame con l'arte moderna italiana.

Esaminando la biografia di Eric Estorick, si coglie un dato che mi piace sottolineare; la passione per l'arte fu, nella sua fase iniziale, l'ambizione di associare l'opera figurativa agli aspetti della dinamica vitale di una città moderna. La preferenza per il figurativo rimarrà una costante, ma l'intenzione di approfondire il racconto del mondo a lui contemporaneo coi materiali dell'arte lo porterà a collezionare davvero artisticamente il meglio del primo futurismo, come Boccioni, Balla, Severini, Sironi, Carrà, e di alcuni artisti moderni del calibro di De Chirico, Modigliani, Morandi, Campigli.

La mostra, che trasferisce a Genova nel Palazzo Ducale gran parte della Estorick Collection, è una notevole emozione culturale e sono sicuro che costituisca un'occasione sublime per entrare in contatto con una serie di opere che, bellissime già in origine, sono diventate capolavori consacrati, indispensabili per riuscire a comprendere il divenire dell'arte.



Arnaldo Bagnasco
Presidente Palazzo Ducale SpA



 


CARLO CARRA'
Uscita dal teatro (1909)

UMBERTO BOCCIONI
Idolo moderno (1911)

LUIGI RUSSOLO
La musica (1911)

GIACOMO BALLA
La mano del violinista (1912)

ARDENGO SOFFICI
Scomposizione dei piani di un lume (1912-13)

GINO SEVERINI
Danzatrice (Ballerina + mare) (1913)



 

Catalogo edito da EDIZIONI GABRIELE MAZZOTTA, Foro Buonaparte, 52 - 20121 Milano

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