home page chi siamo collaborazioni museali curriculum mostre contattaci link
 
Esposizioni
IERI
Avvenimenti nazionali ed internazionali sul Futurismo e su altri temi correlati ampiamente documentati da comunicati stampa, testi critici ed immagini fotografiche.




Crepuscolo a Manhattan, 1943











Simultaneità di battaglia aerea, 1939










Splendore geometrico aeroterrestre, 1932









Zang Tumb, 1991









Ray Charles, 1990
 

 

Osvaldo Peruzzi

l'ultimo futurista



Pinacoteca Comunale di Latina, Latina

15 gennaio - 25 febbraio 2005

a cura di Massimo Duranti









Pinacoteca Comunale di Latina







Mentre stavo scrivendo le ultime righe del testo di questa monografia su Osvaldo Peruzzi, l'ultimo dei futuristi, che doveva urgentemente andare in stampa, il pomeriggio del 30 dicembre mi è giunta la notizia, peraltro temuta da qualche giorno, della scomparsa dell'artista.

La pubblicazione è dunque dedicata alla sua memoria, che rimarrà sempre viva perché Osvaldo era una persona speciale in tutte le sue manifestazioni estetiche ed umane.

Ho avuto il privilegio di essere l'ultimo, fuori della cerchia familiare, a parlare con lui. Era l'antivigilia di Natale e al telefono mi dissero che non era più in grado di comunicare, ma quando capì che in linea ero io fece cenno di volermi sentire. Gli dissi che stavo finendo di scrivere la monografia e che gliene avrei portato copia a Livorno prima del 15 gennaio, data della inaugurazione della mostra a Latina. Con un filo di voce mi rispose: "La leggerò con piacere". Qualche settimana prima gli avevo parlato a lungo ragguagliandolo sulla scoperta del suo carteggio giovanile corredato di disegni con Armando Silvestri. Si ricordò benissimo del compagno di studi col quale, tuttavia, aveva avuto rapporti di corrispondenza solo fino al 1938.

Questi miei colloqui recentissimi con Osvaldo, stanco ma lucido, mi hanno indotto a mantenere il testo che avevo già scritto in quei giorni, il medesimo che avrebbe voluto leggere da vivo, comprensivo degli auspici per i prossimi anni. La stessa decisione abbiamo preso per le presentazioni dei rappresentanti della istituzione che ospita la mostra antologica dell'artista, la prima dunque dopo la morte, in occasione della quale viene presentato il volume.

Sono certo che dall'alto dei cieli delle sue aeropitture dove lo condurrà uno dei suoi aerei supersonici, brillante di splendore geometrico di cromie, annuirà. E mi scuserà per un po' di retorica passatista.

Ciao Osvaldo!
Un caro abbraccio futurista
(così mi scriveva in conclusione di tutte le lettere)

              Massimo Duranti

 





È con vivo piacere che la Città di Latina ha partecipato alla realizzazione di questa monografia di Osvaldo Peruzzi che viene pubblicata in concomitanza con l'antologica dell'artista, "l'ultimo futurista" che abbiamo voluto allestire nello spazio della Pinacoteca.

Nato a Milano nel 1907 da genitori toscani, dal 1908 è stato sempre residente a Livorno, anche se gli studi di ingegneria lo riportano a Milano, città che segna l'incontro con Marinetti padre del Futurismo, movimento al quale Peruzzi aderisce nel 1952.

Nell'ottobre del 1941 e nel luglio del 1942. Richiamato alle armi, è ufficiale presso la scuola contraerea di Sabaudia, quindi conosce il nostro territorio al quale nel 1933 aveva dedicato un dipinto dal titolo L'Italia fascista-Bonifica integrale, ora di proprietà del Comune di Milano: in questo dipinto la sua immaginazione riesce a fondersi con la realtà del periodo della "bonifica e della costruzione delle città nuove".

Peruzzi è un giovane artista di novantasette anni sempre fedele ai suoi ideali pittorici e ai suoi cari temi futuristi, meritando ciò che scrisse Filippo Tommaso Marinetti nel 1941: "...Peruzzi uno dei giovani aeropittori futuristi più ricchi di stupefacente invenzione continua. Potenza eccezionale di aeropittore egli si impadronisce dell'infinito da lui geometrizzato vetrosamente e cristalloformamente a colpi d'intuito misterioso e quasi stregonico...".

Questa pubblicazione e la mostra, curate da Massimo Duranti, sono un modo per rendere omaggio ad un grande movimento pittorico e ad un artista come Peruzzi che con la nostra città ha un legame ormai costante da alcuni anni, anche grazie alla Galleria di Lydia Palumbo Scalzi che ce l'ha fatto riscoprire. La forza della sua pittura è straordinariamente "giovane" come la storia della nostra città.


On. Vincenzo Zaccheo       
Sindaco di Latina       






Contribuire alla pubblicazione di un volume monografico e ospitare la mostra di Osvaldo Peruzzi, ultimo esponente del Futurismo, significa ripercorrere attraverso i suoi "straordinari colori" una delle più significative pagine della nostra Storia dell'arte. Il Futurismo infatti, insieme al movimento dei Macchiaioli, è sicuramente l'unica corrente pittorica di rilievo che ha espresso la nostra nazione nel Novecento. I futuristi però, rispetto ai macchiaioli, hanno reinventato la realtà dipingendola in maniera geometrica ed esplosiva. Se ripensiamo, ad esempio, alla seconda stagione del Futurismo, di cui Peruzzi è sicuramente esponente di primissimo piano, insieme a Crali, Fillia, Dottori, non possiamo non rimanere sbalorditi al cospetto delle sue aeropitture o della sua straordinaria capacità di tradurre in colori accesi e immaginifici tutto quello che faceva parie del suo mondo ìnteriore, come ad esempio la musica e la sua Livorno.

Peruzzi, inoltre, ha avuto in due diversi periodi un legame profondo ed intenso con il nostro territorio, durante la Seconda Guerra mondiale e negli anni Novanta con le tre sue mostre personali effettuate a Latina.

Il suo legame con la nostra città è stato talmente forte che nel 1993 ha voluto realizzare una replica del suo dipinto sulla bonifica dell'Agro Pontino del 1933, oggi nelle Civiche Raccolte d'Arte Moderna del Comune di Milano.


Arch. Patrizia Fanti
Assessore Valore Cultura del Comune di Latina






Pinacoteca Comunale di Latina
Latina


Catalogo edito da EFFE Fabrizio Fabbri Editore S.r.l.

torna indietro