La collezione Jucker e la
scultura del novecento delle civiche raccolte d'arte
Palazzo della Permanente,
Milano
21 Giugno 2002 - 28 Febbraio 2003
Umberto Boccioni, Elasticità (1912)
Una collezione, molto piu di una
semplice raccolta di opere, e’ soprattutto la trasposizione visibile di un modo
di vivere, gustare e selezionare l‘arte in base ai propri desideri e
all’evoluzione di questi in un determinato lasso di tempo.
Non si sottrae a questa regola la
collezione di Riccardo e Magda Jucker, ospitata oggi nel Palazzo della
Permanente di Milano, citta’ in cui risiede dal 1992, anno dell’acquisizione da
parte del Comune.
Accanto al corposo nucleo di opere futuriste, tutte di grandissimo rilievo, sono
presenti alcune delle piu importanti firme del novecento, da Mondrian,
Kandinskij, Klee fino a maestri assoluti del cubismo come Picasso, Braque e
Leger.
L’Arte italiana oltre al movimento
d’avanguardia e’ indagata attraverso le esperienze fondamentali della Metafisica
di Carra’, De Pisis e Morandi e di due artisti che seppure vicini al Futurismo
intrapresero poi significative ricerche personali, Soffici e Sironi.
L’eccezionale vitalita’ artistica della Parigi di inizio secolo, di cui Riccardo
Jucker aveva perfettamente intuito l’importanza rivive in due opere parigine di
Severini, due Modigliani e un Matisse.
L’intera collezione disegna quindi
un percorso storico nell’arte del novecento, non dettato da criteri cronologici
bensi dal gusto personale e attento degli Jucker. Sempre supportati da preziosi
consiglieri e da accurati studi nel momento dell’acquisto, seppero riconoscere
le caratteristiche chiave del futurismo in capolavori come ELASTICITA di
Boccioni del 1912, IL BEVITORE del 1914, e poi le ricerche sul dinamismo sia in
Balla con AUTOMOBILE + VELOCITA+LUCE del 1913, sia in Severini con IL DINAMISMO
DI UNA DANZATRICE sempre del 1913, annettendo queste opere alla loro collezione.
Negli anni cinquanta sulle
suggestioni della Biennale del 1948 e attraverso la galleria IL MILIONE di
Milano, in un fitto movimento di scambi, gli Jucker entrarono in possesso di
alcune fra le piu alte opere del periodo metafisico come NATURA MORTA CON PALLA
(1918) ,NATURA MORTA CON MANICHINO (1918) di Morandi e NATURA MORTA CON LA
SQUADRA del 1917 di Carra’.
Negli anni sessanta il forte
interesse per l’arte internazionale del collezionista porto’ all’acquisto del
FARO A WESTKAPELLE (1910) di Mondrian a meta’ fra naturalismo e le future
ricerche astratte, COMPOSIZIONE (1916) di Kandinskij, WALD BAU (1919) e la
tempera MOEBLIERTE ARKTIS (1935) di Klee.
Un ultimo sforzo fu compiuto da
Riccardo Jucker per arricchire la sua collezione con le opere di due artisti
chiave del novecento, i fondatori del cubismo Pablo Picasso e George Braque,
STUDIO per LES DEMOISELLES D’AVIGNON (1907), LE RUE DES BOIS (1908) , LA
BOUTEILLE DE BASS (1913) del primo e PORT MIOU (1907) e NATURE MORTE A’ LA
GUITARE (a’ la mandoline) (1913) di Braque.
Ferdinand Lèger, Contrasto di forme (1913)
PALAZZO DELLA PERMANENTE
Via Turati, 34
20121 Milano
Tel.: 026551445
Fax:026590840
Email: ufficiostampa@lapermanente-milano
Orario: 10.00-13.00/14.30-18.30
giovedì sino alle 22.00
sabato e festivi 10.00-18.30
lunedì chiuso
La guida della collezione Jucker è
pubblicata da Skira, Milano 2001
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