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Esposizioni
IERI
Avvenimenti nazionali ed internazionali sul Futurismo e su altri temi correlati ampiamente documentati da comunicati stampa, testi critici ed immagini fotografiche.






1370, Idillio lunare, 1930 ca.










1371, Idrovolante, 1931 ca.










1392, Decollo + Paesaggio, 1931 ca.










70, Volo radente, 1932 ca.










397, Dinamismo aereo, 1932 ca.










1761, Aerei in volo, 1931 ca.
 





Giulio D'Anna

a e r o p i t t o r e m e d i t e r r a n e o +++



Galleria Arte Centro, Milano

22 febbraio - 22 aprile 2006









402, IL MUSICISTA, 1928








Caro Palumbo,

aderisco con piacere al tuo invito di scrivere qualcosa su me e sulla mia pittura. Credo che ben poco abbia da dire.

   Non ho mai frequentato accademie di belle arti, essendo convintissimo che queste sfornino annualmente buoni insegnanti e non artisti. Da solo ho imparato a dipingere. Mi sono sempre occupato di conoscere le varie tecniche e penso di esserci riuscito in certo qual modo, avendo partecipato alle mostre nazionali ed internazionali senza il sostegno dei così detti pezzi grossi. Se l'arte è creazione, cioè lavoro di fantasia, la mia arte c'è in pieno. Le mie idee sull'arte sono limpidissime. Ammiro moltissimo la fotografia come invenzione ed è per questo che nella mia arte non ho mai lontanamente tentato di fare la concorrenza a tanta rispettabile invenzione. Le mie figure, le mie case, i miei paesi, sono tutti inventati, non avendo nulla a che fare col vero, e, malgrado io sia ammiratore della natura, la mia arte non è stata mai da essa timorata.

   I colori? I colori sono quelli che a me piacciono e che mi vengono suggeriti dalla mia sensibilità. Nessun preconcetto ha mai turbato il mio lavoro. Di volta in volta la materia stessa mi ha suggerito la tecnica. Ti confesso ancora una cosa: non ammetto la funzione del critico, se questo sconosce i problemi tecnici dell'arte, sia essa scultura, sia pittura. Arriva, il critico, ad opera finita. Spesso tutto quello che egli dice è un di più, appesantisce l'opera, ne deforma il contenuto. Raramente il critico risale alle origini per seguirne a passo a passo il progredire e il completarsi di essa.

   Odio il dilettantismo e lo snob artistico. Odio le zazzere e le cravatte a svolazzi, la barba e le macchie di unto sui vestiti. Odio le distrazioni volute dei così detti artisti.

   Mi propongo di fare ancora molto per l'arte.

   Auguro un mondo di cose alla Vostra rivista, con cordialità credimi,

Giulio D'Anna



in "Terra del Sole" periodico di vita e cultura siciliana,a.I, n. 1, Messina, agosto 1947 p.43, poi in Giacomo D'Anna - Sessant'anni di editoria da Messina a Firenze, a cura di Sergio Palumbo, Pungitopo, Marina di Patti (ME), 1991, p.49

 

 

 

 


Galleria ARTE CENTRO
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20121 Milano

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Catalogo a cura di Anna Maria Ruta, edito da EIDOS edizioni, disponibile in galleria.

 
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