La galleria Fonte d'Abisso compie trent’anni. Sono stati trent’anni intensi, vissuti con un impegno professionale sempre di altissimo livello
Alla fine degli anni settanta la galleria modenese nasceva nella storica via Fonte d'Abisso, da cui prendeva il nome suggestivo, scegliendo di legarsi alle radici storiche della città.
Sin d'allora la galleria iniziava a definire il proprio ruolo nei termini di una partecipazione militante alla valorizzazione, alla riabilitazione e alla divulgazione del futurismo come avanguardia nazionale. All'interno di un mercato dell'arte che prevede anche (e assai di frequente) per i galleristi il ruolo passivo di semplici commercianti di opere d'arte, Fonte d'Abisso decideva fin da allora di collocarsi invece su un altro versante, ben più attivo e creativo. Pochi, in quegli "anni di piombo", credevano nel futurismo, che era penalizzato anche per ragioni ideologiche, e ancor meno si sarebbero impegnati a recuperarne l'eredità, a rivalorizzarne il potenziale artistico, a riabilitarne la carica eversiva, a definirne il ruolo specifico all'interno della storia della cultura italiana.
La giovane galleria scelse allora di polarizzare il proprio campo d'interesse principalmente su questa tendenza artistica discussa e svalutata e di investirsi di un vero e proprio ruolo culturale di riscoperta. E già nel 1982, in stretta collaborazione con le "signorine Balla", Luce ed Elica, figlie e custodi della memoria del grande maestro del futurismo, Giovanni Lista pubblicava per le edizioni Fonte d'Abisso la catalogazione di oltre mille opere di Balla, compiuta principalmente attraverso gli album conservati nella storica casa di via Oslavia a Roma, che resta tuttora l'unica esistente.
Intanto ì tre giovani galleristi che l'avevano fondata (ma dal 2002 è la sola Danna Battaglia Olgiati a guidarla) decidevano di lavorare con i massimi studiosi di ogni ambito del futurismo, dal compianto Maurizio Fagiolo dell'Arco, con la collaborazione di Elena Gigli, a Guido Ballo, da Rossana Bossaglia a Enrico Crispolti, da Bruno Passamani a Maurizio Scudiero e Mario Verdone, a cui si sono aggiunti nel tempo, ancora per il futurismo o per ambiti di ricerca affini o contigui a esso, Daniel Abadie, Achille Bonito Oliva, Luciano Caramel, Gabriella Di Milla, Giovanni lovane, Manuela Kahn-Rossi, Ada Masoero, Marco Meneguzzo, Pierre Restany e altri ancora.
In questi trent’anni Fonte d'Abisso ha prodotto decine di mostre, ha dato vita a una ricca attività editoriale e ha collaborato a numerose mostre internazionali, assicurando così la disponibilità di opere altrimenti irreperibili, mentre rivalutava artisti fondamentali nella storia del futurismo, da Balla a Prampolini, e ne promuoveva opere tra le più notevoli, contribuendo a portarle in musei e collezioni prestigiose.
E nel percorso trentennale che l'ha portata dalla piccola via modenese al cuore del quartiere milanese di Brera, proprio accanto all'Accademia intorno alla quale gravitavano, da ribelli, Boccioni e i compagni dell'avventura futurista, si trova la sintesi di una scelta coraggiosa e coerente: rimanere fedeli a se stessi e alla propria concezione rigorosa e sempre creativa della cultura.
Giovanni Lista e Ada Masoero
Info Mostra
BALLAPITTURA BALLASCULTURA
FONTE D'ABISSO ARTE
Via del Carmine 7
20121 Milano
tel. 0286464407
fax 02860313
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www.fdabisso.com
Data della mostra
16 ottobre 2008 - 24 gennaio 2009
Catalogo edito da Silvana Editoriale spa, Cinisello Balsamo, MI